Diguenso: all'origine della storia

Una settimana offline e sembra già un mese che son qua. Molto da recuperare nei racconti tra tutto quello che ho fatto e visto ma inizio da oggi, primo giorno di nuovo "connessa".

"Doni doni", piano piano e gradualmente mi adatto a questi luoghi, i suoi suoni, la luce, a volte accecante a volte avvolgente e dolcissima. La terra rossa, sabbia morbida, onnipresente. Il cibo saporito, miglio e riso ma anche pasta e sughi di pesce e verdure molto  buoni.

Siamo oggi in escursione a Diguenso (che vuol dire villaggio con i buchi), un luogo speciale dove, intorno alla fine dell' 800, la Principessa Djoula, Guimbi Ouattara, si è incontrata con Samuory Traore, un re e conquistatore che oppose resistenza ai colonizzatori francesi. Un resistente e anche un attivista del proselitismo musulmano. Partito dalla Guinea, il suo percorso si è sviluppato lungo la falesia di cui oggi vediamo un passaggio.

L'incontro con la Principessa è servito per il trattato di pace con lui che ha permesso di salvaguardare Bobo dalle sue razzie.

Traore faceva terra bruciata al suo passaggio, distruggendo tutto. Ma in questo punto grazie all'accordo con la principessa non è stato distrutto nulla.

Un luogo dal valore storico importante,  ha offerto rifugio a popolazioni. L'acqua che vi scorre arriva alle cascate di Banfora e fino alla Costa d'Avorio. Se ti avvicini all'acqua con spirito positivo ti darà energia e benessere, se lo fai con attitudine negativa non ti aiuterà.

Abbiamo fatto un vero e proprio picnic in una delle grotte di queste formazioni rocciose bellissime. Un luogo affascinante, potente nella sua maestosità e con una infinita distesa lussureggiante che avvolge la vista a ogni sguardo.

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